ARM Cortex-A710 apporta piccoli avanzamenti rispetto al già ottimo ARM Cortex-A78 come una branch prediction più accurata oltre all'architettura ARMv9. Il margine di miglioramento in termini di IPC rispetto al suo predecessore è molto risicato, ma in realtà è stato frenato da ARM riducendo da 6 a 5 (5-wide) la decodifica di istruzioni per ciclo. Il risultato è un incremento di efficienza del 30% rispetto ai Cortex-A78. L'obiettivo è quello di mantenere un bilanciamento fra prestazioni e consumi e di creare una più accentuata differenziazione rispetto al big core Cortex-X2. Se quest'ultimo è indirizzato alle performance in assoluto, il Cortex-A710 mira ad essere il campione delle performace sostenute.

ARM Cortex-X2 e Cortex-A710

Anche se probabilmente continueremo a vederli impiegati in processori ultramobile come big core come già succede ai Cortex-A78, diventa più evidente il posizionamento dei Cortex-A710 come middle core. Il ruolo di big core viene assunto in maniera più marcata dai Cortex-X2 che puntano a raggiungere le più alte prestazioni di picco sacrificando l'efficienza che, come al solito, per ARM non è soltanto il rapporto fra performance e consumi ma tiene in considerazione anche l'area del core.

I core Cortex-X2 possono essere utilizzati in SoC flagship per migliorare le prestazioni in single threading come già succede oggi per i Cortex-X1 ma ARM fa riferimento ad un altro intrigante scenario d'impiego: possono essere una perfetta piattaforma di computing per device di ampio formato come laptop e PC desktop.

Prestazioni dei core ARM Cortex-X2

I Cortex-X2 differiscono dai Cortex-A710 anche perché possono solo eseguire applicazioni AArch64 completando la transizione ai 64-bit, mentre i secondi sono gli unici core ARMv9 ancora compatibili con l'architettura a 32-bit AArch32 ed il relativo set di istruzioni.

ARM Cortex-A710

ARM ha continuato a perfezionare la branch prediction considerata essenziale per massimizzare le prestazioni. Questa fase resta disaccoppiata da quella di fetching con tutti i conseguenti benefici in termini di prestazioni, ma il miglioramento più significativo in questa nuova generazione riguarda l'accuratezza della predizione che ha permesso di ridurre di molto il numero di errori.

Sia per i Cortex-X2 sia per i Cortex-A710, ARM è riuscita a diminuire gli stadi di smistamento da 2 ad 1, per una riduzione complessiva degli stadi della pipeline da 11 a 10. Un altro miglioramento che riguarda l'architettura out-of-order di questi core è l'incremento del 30% del ReOrder Buffer (ROB) che riorganizza i dati secondo l'ordine richiesto dal programma e permette di effettuare un rapido rollback in caso di errori di branch prediction.

  • Indietro
  • Avanti
Google News
Le notizie e le recensioni di Notebook Italia sono anche su Google News. Seguici cliccando sulla stellina

Commenti