Abbiamo provato in anteprima la Intel Compute Card e messo le mani sui dispositivi compatibili, pensati e progettati da Santa Clara e i suoi partner (come LG, ECS Sharp e Dell). Cos'è e come funziona questo piccolo Mini PC che entra nel portafoglio?


La Intel Compute Card è stata annunciata al CES 2017, ma è ormai pronta per essere introdotta sul mercato visto che i partner OEM riceveranno le prime consegne per agosto. Al momento Intel non ha intenzione di distribuirla come dispositivo unico, ma potrebbe cambiare idea quando (e se) il progetto otterrà il giusto successo ed il mercato sarà pieno di prodotti compatibili in attesa di un upgrade/sostituzione.

Noi abbiamo avuto l'opportunità di provarla in anteprima, capirne il funzionamento e gli impieghi al Computex 2017, dove Santa Clara ha organizzato le prime demo reali della piattaforma per tutti i giornalisti presenti. Ed è proprio da Taipei che arrivano le foto live ed il nostro video introduttivo (in fondo all'articolo c'è anche un hands-on in inglese per chi ci segue dall'estero) sul più piccolo Mini PC di Intel, poco più grande di una carta di credito.

Possiamo certamente affermare che la Intel Compute Card sintetizza due "concetti" molto cari a Santa Clara: la miniaturizzazione dei componenti e la modularità. A differenza degli Intel NUC o della Compute Stick, però, questa scheda non funziona come un computer autonomo bensì come modulo per altri dispositivi, trasformando così una docking station in computer, un monitor in Smart TV o ancora un lettore multimediale in un apparecchio aggiornabile. Potrebbe anche funzionare come un modulo per notebook o PC, permettendo all'utente di averlo con sé per tutta la giornata: inserirlo in una dock desktop a lavoro o a scuola, quindi riportarlo a casa per accedere a tutti i file e applicazioni dalla propria postazione. Ed Intel ci ha mostrato anche i primi concept design:

  • LG, ECS, Sharp e Dell stanno mettendo a punto dei monitor che diventeranno degli AIO con Windows 10, aggiungendo la Compute Card
  • Smart Tech ha esposto un ibrido convertibile tablet/notebook rugged ed un notebook classico ultraeconomico per studenti
  • un tablet TabletKiosk per uso sanitario, disponibile in varie dimensioni
  • Nextdock ha un tablet convertibile con tastiera, due porte USB ed una kickstand simile a quella dei tablet Yoga (ne abbiamo già parlato qua)
  • la dock "Port Jefferson" di Intel aggiunge tutte quelle porte necessarie per utilizzare la Compute Card come PC desktop
  • c'è anche un prototipo di PC rugged/router progettato per l'uso outdoor.

Sia la Compute Card che la dock "Port Jefferson" sono prodotte da ECS per conto di Intel. I notebook destinati ad ospitare le Compute Card potranno avere display da 11 pollici non-touch con prezzo inferiore ai 200 dollari oppure da 13-14 pollici touch con prezzo inferiore ai 300 dollari.

Le dock possono avere vari sistemi per l'eject della Compute Card ed Intel lascia liberi i suoi partner a riguardo. Quindi si avranno varie soluzioni, da quelle che non prevedono la rimozione del modulo per motivi di sicurezza/privacy e tutela dei dati personali (come tablet di Tabletkiosk che sarà principalmente utilizzato negli ospedali) a quelle che semplicemente permettono di rimuovere la scheda come se fosse una scheda di memoria, fino a soluzioni più evolute che permettono di estrarre la Compute Card solo dopo aver premuto su un apposito pulsante eject (ed è questo il caso dei notebook di Smart Tech).

Considerando che ogni sistema è basato su una Compute Card removibile, sarà anche possibile aggiornare l'hardware dopo averlo acquistato oppure cambiare sistema operativo o profilo utente dando così la possibilità a più persone di utilizzare lo stesso computer portatile, desktop o docking station con la propria scheda personalizzata. Probabilmente acquisterete una Compute Card dalla stessa società del portatile/desktop/monitor piuttosto che da Intel, anche perché non è del tutto chiaro se un modulo acquistato per un dispositivo Dell sia compatibile anche con la dock di LG. Ogni Compute Card avrà un'interfaccia comune composta da una USB Type-C e da un connettore proprietario con switch interno, in grado di supportare HDMI, PCIe su due linee e altre interfacce, ma quasi certamente i produttori troveranno il modo di bloccare il proprio sistema con DRM e/o slot compatibili solo con le proprie schede.

Al lancio Intel prevede di lanciare Compute Card con chip Intel Celeron N3450, Pentium N4200, Core M3-7Y30 o Core i5-7Y57. Ogni modulo supporta WiFi 802.11ac e Bluetooth 4.2, dispone di 4GB di RAM DDR4 e storage da 64GB su eMMC (per le SKU con Pentium e Celeron Apollo Lake) o 128GB su drive SSD (per le SKU con Intel Core m3 o Core i5 Kaby Lake-Y). I prezzi dovrebbero variare da 140$ a 450$, a seconda delle configurazioni.

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