Ouya sta per arrivare sul mercato a partire dal prossimo 4 giugno al prezzo di 99.99 dollari e intanto appare la prima recensione sul Web: ottimo device, ben costruito, con buone prestazioni e un controller valido, ma il software mostra ancora un certo lag tra la ricezione degli input e l'esecuzione dei comandi.


E' uno dei device di nuova generazione più attesi e non perché sia uno dei più avanzati o tecnologici ma perché promette una nuova dimensione del gaming a un prezzo contenuto e soprattutto perché appunto è il primo o quasi di un nuovo tipo di prodotti e di aziende: dall'idea alla commercializzazione in meno di 10 mesi e una montagna di fondi raccolti in pochi giorni grazie a KickStarter, il nuovo incubatore d'impresa social nato sul Web. Parliamo ovviamente della mini console Android Ouya, che sarà commercializzata negli Stati Uniti a partire dal prossimo 4 giugno al costo di 99.99 dollari ma che già in questi giorni è in consegna per i tanti investitori che hanno creduto nel progetto.

Visto il livello di attenzione di cui ha goduto sin dall'inizio è inevitabile dunque che sia stata già pubblicata una prima recensione, ad opera dei colleghi di Engadget. Si parte dalla constatazione della qualità del device in sé. La scocca in lega di alluminio dalle linee particolari e il controller sono entrambi molto ben realizzati, robusti ed affidabili. Date le dimensioni esigue dello chassis inoltre, circa la metà del gamepad, Ouya è stata attenta anche ai particolari ed ha provveduto ad appesantirlo artificialmente al fine di renderlo più stabile e consentirgli di sostenere la quantità di cavi che possono essergli collegati. Anche pulsanti e stick del controller rispondono bene ma quelli sul dorso sono invece sembrati piuttosto economici ma il collega specifica che ha avuto a che fare col prototipo destinato agli sviluppatori rilasciato lo scorso dicembre e che quindi da allora la situazione potrebbe essere migliorata.

Il software invece è apparso molto spartano, con sole quattro voci a comporne l'indice. In Play si trovano semplicemente tutti i giochi e le app scaricate, Manage invece rimanda ai settaggi e alle opzioni del sistema operativo Android e al momento della prova presentava il menù standard dell'OS di Google ma secondo il produttore sarà sostituito da uno proprietario in tempo per il debutto. I due più interessanti restano così Discover e Make. Il primo è di fatto lo store di Ouya, che è parso molto ben organizzato e funzionale, mentre il secondo consente agli sviluppatori di postare versioni di dei propri giochi ancora in lavorazione, che possono però essere giocati da chiunque, in una sorta di beta testing aperto, grazie a un meccanismo di sideloading che permetterà di installare anche i programmi che appunto non sono ancora stati ufficialmente autorizzati.

Tuttavia l'OS ha anche mostrato un lag preoccupante, ad esempio sia nel passaggio tra i giochi e la GUI che tra il momento in cui riceve i comandi dal controller e quello in cui li esegue. Anche qui però vale l'osservazione fatta in precedenza per i tasti del controller, ed è possibile che nella versione finale questo problema sia stato corretto, del tutto o almeno in parte. Insomma, per un device che costa circa 100 dollari, Ouya si è dimostrato un ottimo prodotto, ora non resta che attendere la versione finale, che sarà resa disponibile per USA, Canada e Regno Unito oltre che tramite lo store ufficiale online, anche presso le catene Best Buy, GameStop e Target.

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