ImageSeagate annuncia la sua intenzione di entrare nel mercato dei dischi SSD (Solid State Drive, dischi allo stato solido) a partire dal 2008. Per il settore dei dispositivi di storage si tratta di una svolta epocale.


Da qualche mese ormai, tiene banco il dibattito sull'adozione, nei computer portatili, delle memorie NAND Flash in sostituzione dei tradizionali dischi a piattelli magnetici: una transizione che appare inevitabile dati i numerosi vantaggi offerti dall'impiego di dischi allo stato solido nei notebook, frenata solo dal costo ancora eccessivo di questi dispositivi (per una carrellata di notizie su questo tema basta andare nella sezione "News" e filtrare i contenuti con la parola chiave "SSD").

Particolarmente emblematica dell'evoluzione in atto è la scelta da parte di Seagate, una delle maggiori aziende a livello mondiale nella produzione di hard disk meccanici, di fare il suo ingresso nel mercato dei dischi SSD (Solid State Drive) nel 2008. È lo stesso Amministratore Delegato di Seagate, Bill Watkins, a darne l'annuncio dalle colonne del Wall Street Journal: "Inizieremo a progettare dischi SSD, probabilmente rivolgendoci alla grande impresa inizialmente [...] siamo convinti di poter migliorare questo tipo di tecnologia". L'azienda attualmente produce storage magnetici e hard disk ibridi, basati sul meccanismo tradizionale ma abbinato ad un piccolo quantitativo di memoria Flash.

Watkins stima che i drive SSD costituiranno il 7% del mercato globale dei dispositivi di storage, dominato per anni dai dischi rigidi a piattelli magnetici, grazie ad un costo contenuto e alla più alta capacità di memorizzazione rispetto ai supporti Flash. Ricordiamo, infatti, che un HDD per desktop da 500GB è attualmente venduto allo stesso costo di due drive NAND Flash da 4GB ciascuno.

Ad ogni modo, il mercato delle memorie istantanee gode di un rinnovato impulso, che sta generando un aumento dei volumi di produzione e il conseguente abbassamento dei prezzi. Da qualche tempo, infatti, i drive SSD vanno ad equipaggiare i computer portatili di varie marche (Sony, Alienware, Dell, Samsung e altri) e non dovremo stupirci se, tra qualche mese, saranno adottati anche in sistemi server, grazie al ridotto consumo energetico e all'alta velocità di immagazzinamento. Spinta da queste considerazioni Seagate ha deciso, quindi, di lanciarsi nella produzione di dischi allo stato solido, ponendosi in diretta concorrenza con Samsung, finora leader incontrastata del settore.

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