HP SimplePass 2.0

Con una vita digitale così intensa com'è diventata quella di ciascuno, ricordare tutte le diverse password legate a programmi e siti online è diventato molto impegnativo e la tipica soluzione di creare elenchi Excel, Word, txt o con programmi tipo Sticky Notes non aiuta di certo a preservare la privacy e la sicurezza dei nostri dati sensibili. Anche usare programmi di criptazione dei dati può non essere la soluzione più comoda in quanto la consultazione dei file così protetti può risultare lenta e complessa.

HP SimplePass 2.0

Anche in questo caso quindi Hewlett Packard ha pensato a una soluzione semplice e al tempo stesso efficace. L'unico requisito richiesto è l'utilizzo di un sensore biometrico per le impronte digitali. HP SimplePass 2.0 è molto semplice nel funzionamento e rappresenta una soluzione hardware-software integrata, capace di competere con sistemi come SecureID. In pratica basterà accoppiare il log-in del proprio sito preferito a un dito della mano: il sensore scannerizzerà il polpastrello prescelto e ne memorizzerà le caratteristiche uniche dell'impronta, generando al contempo una password che permetterà ogni volta di eseguire l'accesso al sito con la semplice autentificazione biometrica.

In seguito quindi basterà passare il dito sul sensore per lanciare automaticamente il browser, che si aprirà alla pagina del sito desiderato, effettuando anche automaticamente il log-in in pochi secondi. La differenza rispetto a un semplice software biometrico è comunque sostanziale. Nel primo caso infatti si tratta semplicemente di accoppiare una password scelta dall'utente a un dito della sua mano. Il sito di destinazione è quindi del tutto escluso dal processo di autenticazione. HP SimplePass 2.0 invece fa un passo ulteriore, grazie proprio all'integrazione software/hardware.

Le "chiavi" accoppiate a ciascun dito non sono infatti le vere password, o master password, ma codici speciali e temporanei, generati dinamicamente via hardware di volta in volta. Per fare questo è necessario che il sito supporti tale funzione e che avvenga quindi una comunicazione tra il sistema e SimplePass, che comunicherà appunto che siamo stati autenticati proprio tramite lo specifico notebook accoppiato a quel determinato profilo utente. Fatto questo non basterà più inserire la master password per accedere al posto nostro, perché il server accetterà solo questa specifica procedura. Anche se quindi dovessimo essere vittime di phishing o dovessero sottrarci in altro modo i nostri codici, con SimplePass 2.0 saranno completamente inutili. Il rovescio della medaglia di questo servizio è costituito dal fatto che lo stesso non sarà allettante per gli utenti finché il gigante americano non avrà stretto accordi con i maggiori siti mondiali, come ad esempio le principali banche, i servizi di posta elettronica, i social network e così via. Al momento infatti solo eBay e PayPal supportano SimplePass 2.0.

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